anno sociale 2018/2019
Il Lions Club Sant’Agata Alta Valbisagno del Distretto 108 IA2 si accinge a fare il bilancio di fine anno 2018-2019. Tra i service più significativi a cui il Club ha contribuito spicca Sight for Kids campagna di prevenzione dell’ambliopia(*) dedicata ai bambini in età prescolare.
I dati parlano da soli, l'attività del Club ha contribuito a superare il numero di 1000 bambini visitati nel Distretto.
Il lavoro del Club é stato agevolato dalla presenza dell'officer distrettuale Sight for Kids ovvero la socia Maurizia Barabino medico specialista oculista, e del socio Aldo Vagge, anche lui medico specialista oculista, che hanno effettuato le visite di screening.
Sono stati eseguiti 136 screening per l'ambliopia presso l'Istituto Comprensivo San Francesco da Paola a Genova. Tre giornate intense con i bimbi da 3 a 6 anni nelle prime due giornate e l'ultima dedicata ai piccolissimi da 0 a 3 anni. Gli esami hanno dimostrato un'incidenza pari al 10% di sospetta ambliopia. Grazie alla precocità dell'esame questi bambini potranno essere adeguatamente seguiti.
Degna di nota la partecipazione del personale medico e paramedico a titolo esclusivamente volontario.
I soci del Club ringraziano tutti quelli che ci hanno permesso di concretizzare questa attività di servizio.
Per saperne di più sul service multidistrettuale clicca su http://www.sightforkids.it/
(*) L’ambliopia, conosciuta anche come “occhio pigro”, è una patologia oculare tipica dell’età infantile che comporta un deficit monolaterale o bilaterale dell’acuità visiva non correggibile con ausili ottici quali gli occhiali e che può diventare irreversibile se non trattata nei primissimi anni di vita.
#sightforkids
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Dal 1925 i Lions hanno sempre incluso programmi per la vista nel loro operato grazie all’intervento di Hellen Keller che partecipò alla Convention di Lions Clubs International e propose ai soci Lions di diventare "cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre". Hellen Keller fu un’infaticabile sostenitrice delle persone disabili, anch’ella colpita da cecità e sordità dalla prima infanzia ma che imparò il linguaggio dei segni, il sistema Braille e a parlare.
