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                                                                                          Chiostro San Francesco Niscemi

                                                                                  Il senso di un Museo

Il Museo della civiltà Contadina "Angelo Marsiano" assume per la città di Niscemi una dimensione meritoria non solo dal punto di vista del recupero del materiale antico, ma anche, e sopratutto, perchè rivitalizza e dà spessore culturale al territorio.

Ciò che da senso alla promozione di questa iniziativa è l'esigenza di preservare e di conoscere il nostro passato per comprendere il nostro presente; è la ricerca della nostra identità che chiama forte a sé il periodo della "cultura dell'aratro a chiodo", sia per tentare di capire ciò​ che è stato, sia per evitare di farlo cadere nell'oblio e sia anche per sottrarlo alla distruzione.

Un museo è , dunque, il luogo privilegiato dove si attua una ibernazione dei "cocci" di un modus vivendi ormai superato, ma non rinnegabile, che puo' essere "ri-vissuto" e "ri-visitato" attraverso delle "monete preziose", scampate all'indifferenza ed all'estinzione, ma no alla "legge del tempo" che le ha portate "fuori corso".

Un museo è un "cimitero vivente", un luogo dove il tempo si è fermato, una "camera oscura" che conserva i resti di una civiltà, quella contadina, a noi non lontana. È l'ambiente dove la vetustà diventa attualità e dove l'oggetto innesca la scintilla che provoca il ricordo di proustiana memoria.

Quello di Niscemi non è un Museo qualsiasi: è il nostro Museo.

In esso trovano posto a pieno titolo gli oggetti appertenuti a nostri padri, ai nostri nonni ed ai padri dei nostri nonni.

Una visita dovrebbe destare curiosità nei giovani e rappresentare lo spunto per parlare, anche con piglio scherzoso, di materiali che non sono più attuali e che costituiscono, appunto, "oggetti da museo". Negli anziani ciò potrebbe rappresentare un "ritorno", intriso di nostalgia, al mondo che li ha visti protagonisti inconsapevoli di tanta attenzione.

Una visita al museo, infine, potrebbe indurci a scrutare meglio le pagliuzze d'oro in questo nostro mondo di piombo.

in esso sono sistemati come un piccolo borgo i seguenti ambienti: la casa contadina, la carretteria, il fabbro maniscalco, il falegname, il vasaio o"quartararu", il barbiere, il calzolaio, il sellaio, il muratore, lo scalpellino, giochi e giocattoli per i bambini, collezione per pesare e misurare solidi e liquidi, il consa piatti, l'obbrellaio, il sarto, l'impagliatore, l'aula didattica anni 30, il ricamo e la tessitura, paramenti sacri, la pinanoteca, la sala carretti e...

Dalla vecchia sede di piazza Plebiscito, il museo è stato trasferito nel 2016 nella nuova sede del Convento dei Frati Francescani Minori di Niscemi già ex carcere e già ospedale civile Suor Cecilia Basarocco. Un finanziamento di circa 5 milioni di euro, ottenuti con fondi europei, ha reso possibile il restauro e l'abitabilità dell'intera struttura. Oggi sono in corso i lavori di allestimento. Sicuramente avremo uno dei musei piu' belli della Sicilia dove verranno sistemati gli attrezzi contadini ed artigianali di un intero comprensorio.

Direttore del Museo                                                      Presidente Lions Club

Salvatore Ravalli                                                                              Antonino Emanuele Patti

         

                         

 

Web master e Fotografia

Lion Francesco Giugno

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