Riunioni

1965…. E’ un anno speciale . Con una ventata di giovinezza, nasce il Piper…. La scintilla che accende le polveri di tutte le città, e con il Piper fa la sua irruzione sui palcoscenici, la trasgressiva Patty Pravo.

In quest’anno la Fiat 600 costa 640.000 lire. E’ l’anno che non accade nulla sulla scena politica italiana. E’ l’anno in cui Fanfani, se fosse stato ascoltato, avrebbe potuto evitare agli Americani il Vietnam, ma, come nell’occasione del muro di Berlino, la saggezza si scontrò con l’arroganza. E’ l’anno in cui si apre il traforo del Monte Bianco. E’ l’anno in cui Paolo VI, all’ONU, lancia, inascoltato, l’accorato appello “Mai più guerre”.

In quest’anno, anche il  Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, nel suo discorso di fine d’anno richiama il tema della pace: “…. La vita, nonostante tutto, progredisce, e l’Umanità, di cui il popolo italiano è parte così eletta e cospicua, avanza verso un destino di alte speranze.La necessità di una politica di pace è sempre più sentita dalle popolazioni di tutto il mondo….”

Abbiamo così inquadrato il periodo in cui, sponsor il Lions Club Busto Arsizio Host, nasce, nel Distretto 108I Ib un nuovo club.

E’ deputato ad accogliere attorno a se medici, imprenditori, commercianti, liberi professionisti, dirigenti ed operatori nel sociale residenti ed operanti, oltre che nella stessa Busto Arsizio, anche in quei comuni che risalendo il corso dell’Olona, da Castellanza alla Rasa di Varese, attraversano il cuore della Provincia di Varese: i Comuni della Valle Olona.

Sono le città il cui percorso si snoda in una zona fortemente urbanizzata e di grande importanza economica per la concentrazione di una parte significativa delle aziende della provincia.

Cerchiamo ora di focalizzare il fiume che darà il nome dell’intera Valle: l’Olona.

Olona deriva dalla radice celtica"OL” che significa "magnum, validus” cioè grande nel senso dell’uso che può farsi delle sue acque. L’Olona nasce a nord di Varese, alle pendici del campo dei fiori in località Rasa, e si getta nel Po a San Zenone, dopo un percorso di 120 km.

L’antica via di collegamento tra Milano, Coira e Costanza risaliva il suo tratto mediano, compreso tra Nervino e il Castello di Belforte (Varese), per poi passare da Ponte Tresa e dirigersi verso i passi alpini del San Bernardo e Gottardo. Lungo il corso del fiume, a partire dal VI secolo, è cresciuta la civiltà del Seprio.

Dopo il declino della potenza militare di Castelseprio, circa 500 anni più tardi, dalla fine del settecento per tutto l’ottocento fino ai giorni nostri, la Valle dell’Olona ha visto la nascita dell’industrializzazione nella provincia di Varese, luogo privilegiato dello sviluppo economico lombardo.

E’ questo fiume, che dopo aver dato il nome alla omonima Valle, darà nome al nascituro club lionistico.

Ecco allora la testimonianza di Pierdavide Galli, socio fondatore, architetto, MJF e tutt’ora attivo socio del club:

“ Una delle sere in cui ci si trovava per incrementare la conoscenza nell’imminenza dell’investitura, il segretario Vanoni depone sul tavolo uno scatolone proveniente da Milano (da Hausmann, il segretario per il  Sud Europa), dal quale comincia ad estrarre  e a deporre davanti ai nostri occhi attoniti, una campana, con sovrastante  il simbolo dei Lions, un martelletto, distintivi di ogni misura, il manuale del presidente, l’annuario dei soci e dei club italiani, piccolo come un breviario da messa,opuscoli vari,messaggi d’augurio,una bandiera italiana, una Americana: insomma tutto l’occorrente per i rituali dei meeting.

Dal manuale si apprende che il club deve dotarsi di un proprio guidoncino. E, come un gagliardetto, spiega il Presidente Belloli, di stoffa o di raso e deve contenere lo stemma del Lions International ed il nome del Club “Gorla Valle Olona” e poi un insegna che lo caratterizzi. E fu così che Belloli mi diede l’incarico di occuparmi dell’individuazione dei suoi elementi distintivi. Incominciai il mio lavoro cercando un segno forte presente nel territorio. Pensai alla povera valle,onesta,vetusta,in tenuta da lavoro, con i suoi modesti paesi distesi a fronteggiarsi sui pianori a destra  e a sinistra: ecco allora il segno che cercavo: la Valle.

Il segno si materializza  presto in una curva parabolica,concava,in flessa verso il basso. Essa divide il rettangolo in due campiture dove la parte piena (campitura in rosso) simboleggia la Valle, mentre nella parte bianca campeggia il logo dei Lions come un sole posto al centro ad irradiare la luce sulla valle stessa. Il disegno si completa nella parte in basso, dove si allineano a mò di frangia, otto barrette verticali bianche a rappresentare i campanili dei paesi dell’area di pertinenza del “Gorla Valle Olona”: Castellanza, Olgiate Olona, Marnate, Gorla Minore, Solbiate, Gorla Maggiore, Fagnano Olona e Cairate.”

La scelta di Galli venne approvata da coloro che abbracciarono da allora la stessa causa “aiutare i meno fortunati” ed in occasione della celebrazione del trentesimo, sul guidoncino venne apposta la data di fondazione “1965”. Il Guidoncino si distingue peraltro da tutti gli altri per una particolarità: anziché essere stampato, è tessuto in Jacquard.

E’ ancora questo il simbolo del favoloso club Valle Olona che annovera personaggi di notevole spessore nell’organigramma distrettuale e ben 11 Melvin Jones Yellow.

                                                                                                                                                                                                                                 Roberto Pessina

 

                                                                  

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