Riunioni
Soci

Codice dell'etica lionistica

DIMOSTARE con l'eccellenza delle opere e la solerzia del lavoro, la serietà della vocazione al servizio.

PERSEGUIRE il successo, domandare le giuste retribuzioni e conseguire i giusti profitti, ma senza pregiudicare la dignità e l'onore con atti sleali ed azioni meno che corrette.

RICORDARE che nello svolgere la propria attività non si deve danneggiare quella degli altri; essere leali con tutti, sinceri con se stessi.

OGNI DUBBIO circa il proprio diritto o pretesa nei confronti di altri deve essere affrontato e risolto anche contro il proprio interesse.

CONSIDERARE l'amicizia come un fine e non come un mezzo, nella convinzione che la vera amicizia non dipende dai servizi resi o ricevuti, ma che la vera amicizia non richiede nulla se non accettare il servizio con lo stesso spirito con cui viene fornito.

SEMPRE adempiere ai propri obblighi di cittadino nei confronti del proprio paese, del proprio stato e della propria comunità, e agire con lealtà nelle parole, negli atti e nelle azioni. Donare loro spontaneamente lavoro, tempo e denaro.

ESSERE SOLIDALI con il prossimo offrendo compassione ai sofferenti, aiuto ai deboli e sostegno ai bisognosi.

ESSERE CAUTI nella critica e generosi nella lode; costruire e non distruggere. 


Essere Lions: “We serve”, non negarne mai l'essenza

di Marcello Ciotti*

Nella storia dell’umanità ci sono sempre stati dei periodi durante i quali gli esseri umani hanno dovuto fronteggiare rivolgimenti politici, economici o sociali che tendevano a ribaltare l’ordine costituito.

Probabilmente, anche l’epoca in cui viviamo fa parte di questi momenti travagliati. Certo, siamo ancora troppo “in medias res” e non godiamo ancora del distacco temporale necessario allo storico per valutare appieno la situazione. Dobbiamo, quindi, attenerci alla pura cronaca ma, proprio se la leggiamo criticamente, possiamo dare una valenza drammatica a quanto sta succedendo intorno a noi.

Oggi, la condizione dell’uomo, la sua libertà, i suoi diritti sono costantemente rimessi in causa e cancellati dalla tirannia del “politicamente corretto” e dalla dittatura del relativismo che mina le nostre identità culturali costruite in secoli di incessante progresso. E così, falsi miti e realtà virtuali sostituiscono le nostre radici umane e religiose.

L’obiettivo è quello di giungere a controllare ogni essere umano, togliendogli ogni riferimento con il passato, isolandolo e attaccando al contempo la famiglia, nucleo fondante della società, e la stessa identità sessuale di ognuno, in modo che nessuno assuma una personalità chiara ed assoluta.

Amici Lions, abbiamo di fronte a noi un’opportunità storica: quella di diventare un punto fondamentale di riferimento per la società! Ma, attenzione! Dovremo sacrificare ogni tentazione, essere irreprensibili, tesi alla realizzazione del bene comune, e anteporre l’aiuto ed il servizio per gli altri a qualsiasi altra considerazione.

Ma affinché tutto questo diventi realtà, è necessario un profondo esame del nostro essere Lions.

Oggi, osservando criticamente la nostra associazione, dobbiamo risolvere un problema, prima che ci travolga. Mi riferisco a ciò che i Lions dovrebbero essere e a quello che in realtà sono. Esiste, infatti, una profonda differenza tra il “possibile” ed il “reale”.

Uno dei mezzi per contenere e poi eliminare queste difficoltà è quello della selezione, ovvero della scelta oculata dei soci.

Ad esempio: sono una difficoltà i rapporti spesso poco rispettosi tra i soci dei singoli Club. Come pure è un problema la scarsa partecipazione alle attività dei Club. E sono una difficoltà anche le lotte un po’ troppo accanite e gli schieramenti duramente contrapposti in occasione di elezioni. Troppo spesso assistiamo alla negazione stessa del concetto di We Serve.

Ripetiamolo ad alta voce, senza timori: queste persistenti violazioni dell’etica derivano proprio dalla scelta dei nuovi soci. Chi entra, infatti, deve possedere in sé i principi fondamentali dell’etica, oppure ogni sforzo potrebbe risultare vano.

Forse è un’utopia, ma sono convinto che, di fronte a una situazione così assolutamente critica per l’avvenire stesso della collettività, l’umanità dovrebbe riuscire ad identificare automaticamente un socio Lions come un essere integerrimo, depositario ed acerrimo difensore dei princìpi etici assoluti, princìpi che ispirano ogni sua azione. E questo Lions dovrà e potrà sempre dare speranza, amore, tolleranza e indicare il cammino per trovare una via d’uscita da queste derive oscurantiste che vogliono appiattire e perfino negare la nostra essenza umana.

Amici Lions, inutile usare giri di parole: siamo di fronte a scelte che potrebbero rivelarsi fondamentali per il nostro destino e per quello della società. Solo se sapremo, come singoli e come rappresentanti del movimento lionistico, ergerci come esempio e come portatori della luce della conoscenza e dell’etica, potremo realmente portare a compimento la nostra missione, aiutando gli altri a guardare il futuro senza alcun timore ma con speranza.

*presidente Lions Club Roma Litorale Sud

(pubblicato su Lionismo, Rivista del distretto Lions 108L)


Quaderni Lions

Biblioteca del pensiero lionistico


Statuto e regolamento del Lions Club Roma Litorale sud “Villa Imperiale – Forte Sangallo”, Associato e sotto la giurisdizione dell'Associazione internazionale dei Lions Clubs

ARTICOLO 1

Denominazione, Slogan e Motto

Sezione 1. Il nome di questa Organizzazione è Lions Club di Roma Litorale Sud “Villa Imperiale - Forte Sangallo”associato e sotto la giurisdizione del Lions Clubs International.

Sezione 2. Lo Slogan è: Libertà, Intelligenza, Salvaguardia della nostra Nazione.

Sezione 3. Il Motto sarà: “Noi serviamo”

ARTICOLO 2

Sede

Il Club ha sede in Anzio, presso Marcello Ciotti Via dell’Ombra 6

Il trasferimento della sede nell’ambito dei Comuni di Anzio, di Nettuno e Ardea non comporta alcuna modifica statutaria.

ARTICOLO 3

Scopi

L’Associazione, sinteticamente denominata anche Club, ha struttura e contenuti democratici

Il Club è un ente di diritto privato, senza fini di lucro, apartitico, apolitico, aconfessionale, che intende uniformarsi nello svolgimento della propria attività ai principi di democrazia interna della struttura, di elettività e di gratuità delle cariche associative ed ha per scopo:

 

  1. creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo;

  2. promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza;

  3. prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità;

  4. unire i club con legami di amicizia, fratellanza e comprensione reciproca;

  5. fornire un luogo di dibattito per discussioni aperte su tutte le questioni di interesse pubblico, ad eccezione di argomenti di carattere politico e religioso, che non saranno argomenti di discussione fra i soci;

  6. Incoraggiare le persone predisposte a servire la comunità senza alcun vantaggio personale finanziario, incoraggiare l’efficienza e promuovere alti valori di etica nel commercio, nell’industria, nelle professioni, nelle attività pubbliche e in quelle private.

ARTICOLO IV

Durata

La durata di questo Club è illimitata

ARTICOLO V

Soci

Sezione 1. ELEGGIBILITÀ. In conformità a quanto stabilito dall’Articolo I del Regolamento, ogni persona maggiorenne, di ottima condotta morale e che goda di buona reputazione nella sua comunità può diventare socio di questo Lions Club. Ogniqualvolta nello Statuto e regolamento si usa il nome o il pronome al maschile, vale per persone di entrambi i sessi.

Sezione 2. AFFILIAZIONE SOLO DIETRO INVITO.

L’affiliazione con la qualifica di socio di questo Lions Club potrà essere acquisita solo dietro invito. Le proposte saranno presentate su moduli forniti dall’Ufficio Internazionale e saranno firmati da un socio in regola che fungerà da padrino e saranno sottoposti al Presidente del Comitato Soci od al Segretario del Club il quale, previe indagini da parte del Comitato Soci, le sottoporrà al Consiglio Direttivo. Se approvato a maggioranza dal suddetto Consiglio Direttivo, il candidato può essere invitato a diventare socio di questo Club. Il modulo di affiliazione debitamente compilato, accompagnato dalla quota di ingresso e contributi associativi, deve essere consegnato al Segretario prima che il Socio sia inserito e riconosciuto ufficialmente dall’Associazione quale socio Lion.

Tutti i soci del Club hanno pari dignità e godono degli stessi diritti, senza che si possa mai operare discriminazione alcuna tra di loro né di razza, né di religione, né di censo, né di opinione.

ARTICOLO VI

Perdita della Qualifica di Socio

La qualifica di socio può venir meno: per recesso volontario, per espulsione.

Nel primo caso il socio può recedere dall’Associazione in qualsiasi momento dandone comunicazione scritta al Consiglio Direttivo. Tale recesso avrà decorrenza immediata, rendendo però fermo l’obbligo del pagamento della quota annuale in corso.

Nel secondo caso il Consiglio Direttivo delibera, con voto favorevole dei 2/3 dei membri costituenti l’intero Consiglio, l’espulsione del socio previa contestazione degli addebiti e sentito il socio interessato, per gli atti compiuti dal medesimo in contrasto con quanto previsto dal presente Statuto o qualora siano intervenuti gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo.

ARTICOLO VII

Officers

Sezione 1. OFFICERS. Officers di questo Club saranno: il Presidente, l’Immediato Past Presidente, il Vice Presidente (i), il Segretario, il Tesoriere, il Cerimoniere, il Censore, il Presidente del Comitato Soci, Addetto stampa e tutti gli altri Consiglieri eletti.

Sezione 2. REVOCA. Qualsiasi funzionario di questo Club può essere destituito dalla carica per giusta causa e per ciò saranno necessari i 2/3 dei voti di tutti i soci.

ARTICOLO VIII

Il Presidente

Al Presidente spetta la rappresentanza legale dell’associazione di fronte ai terzi e anche in giudizio: Il Presidente dura in carica un anno e può essere rieletto, con il limite di due mandati consecutivi. Al Presidente è fatto obbligo di convocare le riunioni del Consiglio direttivo e le assemblee dei soci e di presiederle.

ARTICOLO IX

Consiglio Direttivo

Sezione 1. MEMBRI. I membri del Consiglio Direttivo saranno: il Presidente, l’Immediato Past Presidente, il 1°e 2° Vice Presidente, il Segretario, il Tesoriere, il Cerimoniere (facoltativo), il Censore (facoltativo), il Presidente del Comitato addetto ai Soci, il Presidente del Club satellite e tutti gli altri Consiglieri eletti.

ARTICOLO X

Sezione 2. QUORUM.

La presenza fisica della maggioranza dei membri del Consiglio costituirà il quorum ad ogni riunione del Consiglio Direttivo. Salvo i casi in cui sia diversamente stabilito, le deliberazioni della maggioranza dei Consiglieri presenti ad ogni riunione del Consiglio equivarranno a decisioni prese dall’intero Consiglio Direttivo

Sezione 3. COMPITI E POTERI. Oltre ai compiti e poteri, espliciti ed impliciti, altrove menzionati in questo Statuto e Regolamento, il Consiglio Direttivo avrà anche i seguenti:

Sarà l’organo esecutivo di questo Club e sarà responsabile dell’esecuzione, mediante i propri

funzionari, delle direttive approvate dal Club. Tutte le nuove iniziative e direttive di questo Club dovranno prima essere prese in considerazione e studiate dal Consiglio Direttivo, per essere poi sottoposte per l’approvazione ai soci del Club in una riunione ordinaria o straordinaria.

a) Autorizzerà ogni spesa e non creerà alcuna passività eccedente le entrate del Club, nè autorizzerà l’erogazione di fondi del Club per scopi non essenziali alle finalità e direttive stabilite dai soci.

b) Avrà potere di modificare, annullare o revocare le decisioni di qualsiasi funzionario di questo Club.

c) Curerà che i registri, i conti e le operazioni di questo Club siano controllati annualmente o più frequentemente a sua scelta, e potrà richiedere un rendiconto od un controllo dell’amministrazione dei fondi del Club da parte di qualsiasi funzionario, Comitato o Socio di questo Club. Ogni socio in regola di questo Club può, su richiesta, verificare tali rendiconti e revisioni amministrative ad una data e luogo ragionevoli.

d) Designerà, su indicazione del Comitato Finanze, una banca o banche per il deposito di fondi di questo Club.

e) Non autorizzerà nè permetterà l’erogazione di fondi raccolti in pubblico e destinati ad iniziative ed attività del Club per altri scopi amministrativi.

d) Sottoporrà tutte le questioni inerenti nuove iniziative e direttive del Club al relativo Comitato Ordinario o speciale, affinché vengano esaminate e successivamente sottoposte al Consiglio Direttivo.

e) Dovrà nominare e designare, previa approvazione da parte dei Soci del Club, i delegati ed i supplenti di questo Club ai Congressi Distrettuali (Singolo o Sub e Multiplo) ed Internazionali.

f) Avvalendosi di accettabili pratiche di contabilità, manterrà almeno un (1) conto bancario, ma nel rispetto sempre delle norme fiscali vigenti e comunque distinguendo i depositi per contributi, da usare per spese d’amministrazione del club, dai fondi raccolti da terzi, da usare per attività di servizio o per solidarietà.

ARTICOLO XI

Delegati ai Congressi Internazionali e Distrettuali

Sezione 1.DELEGATI AL CONGRESSO INTERNAZIONALE.

Considerando che il Lions Clubs International è governato dai Lions Clubs riuniti in assemblea, e al fine di avere voce nelle questioni dell’associazione, questo club potrà assumersi le spese dei delegati ad ogni convention annuale dell’associazione. Questo club avrà diritto in ogni congresso di questa Associazione, ad un (1) delegato ed un (1) sostituto per ogni venticinque (25) dei suoi soci, o frazione superiore di detto club, secondo le risultanze dei registri dell’Ufficio Internazionale, al primo del mese che precede quello in cui si terrà il congresso; premesso, comunque, che questo club avrà diritto ad almeno un (1) delegato ed un (1) sostituto. La frazione maggiore di cui sopra sarà di tredici (13) soci o più. La scelta di ciascun detto delegato e sostituto verrà dimostrata a mezzo di certificato firmato dal Presidente o dal Segretario o da qualsiasi altro funzionario di detto club debitamente autorizzato, o nel caso in cui nessuno di tali funzionari fosse presente al congresso, dal Governatore Distrettuale, o, dal Governatore Distrettuale Eletto del Distretto (Singolo o Sub) di cui questo club è parte.

Sezione 2. DELEGATI AL CONGRESSO DISTRETTUALE/ MULTIDISTRETTUALE.

Considerato che tutti i problemi distrettuali sono presentati per la votazione ai congressi di distretto (singolo, sub e multiplo), questo club avrà diritto ad inviare a tali congressi il numero di delegati che gli spetta e potrà assumersi le spese di partecipazione. Questo club avrà diritto in ogni congresso annuale del suo Distretto (Singolo o Sub e Multiplo) ad un (1) delegato ed un (1) sostituto per ogni dieci (10) o frazione maggiore di soci che sono stati iscritti al club per almeno un (1) anno ed un (1) giorno, come risulta dai registri dell’Ufficio Internazionale, al primo giorno del mese che precede quello in cui si terrà il Congresso; premesso, comunque, che questo club avrà diritto ad almeno un (1) delegato ed un (1) sostituto. Ogni delegato autorizzato e presente di persona avrà diritto a dare un (1) voto di sua scelta per ogni carica da ricoprire ed un (1) voto di sua scelta per ogni proposta presentata durante il rispettivo congresso. La frazione maggiore di cui sopra, sarà di cinque (5) soci o più.

ARTICOLO XII

Procedura per la risoluzione di Controversie

Sezione 1 – CONTROVERSIE SOGGETTE ALLA PROCEDURA.

Ogni controversia che sorga fra uno o più soci, o fra uno e più ex soci ed il club, o qualsiasi membro del Consiglio Direttivo del Club, relativa all’affiliazione, all’interpretazione, violazione o applicazione dello Statuto e/o del Regolamento del Club, così come l’espulsione dal Club di un qualsiasi socio, oppure qualsiasi altra questione che non possa essere risolta positivamente in altro modo, sarà risolta secondo la procedura di “risoluzione di controversie”. Ad eccezione dei casi di seguito indicati, in ogni momento i tempi previsti per la procedura possono essere modificati, per giusta causa, a discrezione del Governatore distrettuale, del Conciliatore o dal Consiglio d’Amministrazione Internazionale (o da un suo delegato). Le parti coinvolte nella controversia soggetta a tale procedura non intraprenderanno azioni amministrative o giudiziarie durante tale procedura.

Sezione 2 – RICHIESTA DI RISOLUZIONE DI CONTROVERSIE E TASSA DI REGISTRAZIONE.

Ogni parte coinvolta nella controversia dovrà presentare un richiesta scritta al Governatore Distrettuale (“reclamo”) per richiedere l’avvio della procedura di risoluzione della controversia.

Tutte le richieste di risoluzione di controversie dovranno essere presentate al Governatore Distrettuale entro trenta (30) giorni dal momento in cui o, dal momento presunto in cui, la parte in causa è venuta, o sarebbe dovuta venire, a conoscenza dell’oggetto del reclamo. Una copia del reclamo dovrà essere inviata alla/e parte/i che dovrà rispondere al reclamo. Un reclamo presentato sotto questa procedura dovrà essere accompagnato dal pagamento di una tassa di registrazione del valore di USD50, o del suo equivalente nella valuta locale, versato dal reclamante al distretto ed inviata al Governatore distrettuale al momento della presentazione del reclamo. Ciascun distretto può stabilire se richiedere il pagamento di una tassa di importo superiore per la presentazione di tale richiesta. L’aumento dell’importo della tassa di spese di registrazione della richiesta deve essere approvato con la maggioranza dei voti dei membri del Gabinetto distrettuale prima che siano addebitate le spese per la presentazione di un reclamo nel rispetto di questa procedura e l’importo della tassa da versare al distretto non dovrà superare i USD250, o il suo corrispettivo nella valuta corrente. L’intera tassa di registrazione sarà trattenuta dal distretto a copertura delle spese amministrative e non sarà rimborsata alle parti, se non dietro approvazione di una procedura di rimborso da parte del Gabinetto distrettuale. Tutte le spese relative alla procedura di risoluzione di controversie sono a carico del distretto a meno che il regolamento interno al distretto preveda che tutte le spese per la procedura di risoluzione di controversie siano a carico delle parti coinvolte nella controversia in egual misura.

Sezione 3 – RISPOSTA A UN RECLAMO.

Coloro che devono rispondere a un reclamo presenteranno una risposta scritta al Governatore distrettuale entro dieci (10) giorni dal ricevimento della notifica del reclamo. Una copia della risposta deve essere inviata al reclamante (o ai reclamanti).

Sezione 4 – RISERVATEZZA.

Ad avvenuta presentazione del reclamo, la corrispondenza tra il/i reclamante/i e la parte/i convenuta/e, il Governatore distrettuale e il Conciliatore, deve essere considerata massimamente confidenziale.

Sezione 5 – SCELTA DEL CONCILIATORE.

Entro quindici (15) giorni dal ricevimento del reclamo, il Governatore Distrettuale dovrà nominare un conciliatore super partes per la valutazione del reclamo. Il conciliatore sarà un Past-Governatore Distrettuale, nonché socio in regola di un Club in regola che non sia parte in causa nella controversia, appartenente al Distretto nel quale la controversia è sorta, e che sarà imparziale sulla questione che ha causato la controversia, e non avrà nessun legame o interesse nei confronti delle parti coinvolte nella controversia. Il Governatore distrettuale comunicherà in forma scritta alle parti coinvolte il nome del conciliato nominato. Nel caso in cui il conciliatore nominato non sarà accettato dalle parti coinvolte, la parte che presenta l’obiezione a tale nomina dovrà inviare al team del Governatore distrettuale una dichiarazione scritta entro 10 giorni dal ricevimento della notifica della nomina del Governatore distrettuale, illustrando le ragioni di tale obiezione. Nel caso in cui non si riceva alcuna obiezione, il conciliatore sarà accettato da entrambe le parti. Nel caso in cui, a sua esclusiva discrezione, il team del Governatore distrettuale decida, con decisione a maggioranza, che la dichiarazione scritta di una delle parti dimostri, in modo sufficiente, la mancanza di neutralità del conciliatore nominato, il team del Governatore distrettuale con una decisione a maggioranza dovrà incaricare un conciliatore sostitutivo che sarà socio in regola di un Club

che non sia parte in causa nella controversia, appartenente al Distretto nel quale la controversia è sorta, e che sarà imparziale sulla questione che ha causato la controversia, e non avrà nessun legame o interesse nei confronti delle parti coinvolte nella controversia. In caso contrario, il team del Governatore distrettuale con una decisione a maggioranza, respingerà la sua obiezione e confermerà la nomina del conciliatore iniziale prescelto in forma scritta da inviare a tutte le parti coinvolte. La decisione e la nomina da parte del team del Governatore distrettuale saranno definite entro quindici (15) giorni dal ricevimento della dichiarazione di obiezione delle parti coinvolte. Una volta nominato, il conciliatore avrà l’autorità necessaria per risolvere o decidere della controversia nel rispetto di questa procedura. I limiti di tempo indicati nella sezione 5 non potranno essere abbreviati o prolungati dal Governatore distrettuale o dal suo team. Nel caso in cui il Governatore distrettuale non nomini un conciliatore entro quindici (15) giorni dalla data del ricevimento del reclamo, la Divisione Legale nominerà un conciliatore che valuterà la controversia. La Divisione Legale comunicherà alle parti coinvolte in forma scritta il nome del conciliatore. Nel caso in cui il conciliatore nominato non sarò accettato dalle parti coinvolte, la parte che presenta l’obiezione dovrà inviare alla Divisione Legale una dichiarazione in forma scritta entro dieci (10) giorni dal ricevimento della notifica della nomina della Divisione Legale, illustrando le ragioni di tale obiezione. Nel caso in cui non si riceva alcuna obiezione, il conciliatore sarà considerato accettato da entrambe le parti. Nel caso in cui, a sua esclusiva discrezione, la Divisione Legale decida che la dichiarazione scritta di una delle parti dimostri, in modo sufficiente, la mancanza di neutralità del conciliatore nominato, essa dovrà nominare un conciliatore sostitutivo, come sopra indicato. In caso contrario, la Divisione Legale respingerà tale obiezione e confermerà la nomina del conciliatore inizialmente prescelto con invio di una comunicazione scritta a tutte le parti coinvolte. La decisione e la nomina da parte della Divisione Legale saranno determinate entro quindici (15) giorni dal ricevimento della dichiarazione scritta di obiezione delle parti coinvolte. Una volta nominato, il conciliatore avrà l’autorità necessaria per risolvere o decidere della controversia nel rispetto di questa procedura.

Sezione 6–RIUNIONE DI CONCILIAZIONE E DECISIONE DEL CONCILIATORE. Una volta nominato, ma non oltre trenta (30) giorni dalla data della Sua nomina, il conciliatore dovrà organizzare un incontro tra le parti con il proposito di arrivare ad una mediazione. L’obiettivo del conciliatore sarà una risoluzione veloce ed amichevole della controversia. Se questa volontà di conciliazione non dovesse sortire un risultato positivo, il conciliatore avrà l’autorità di decidere in modo definitivo e vincolante per ogni parte in causa. Il conciliatore dovrà rendere nota la sua decisione per iscritto entro trenta (30) giorni dalla data della prima riunione alla quale abbiano partecipato le parti in causa, e tale decisione sarà finale ed inappellabile per tutte le parti in causa. Una copia scritta della decisione dovrà essere consegnata alle parti, al Governatore Distrettuale e, su richiesta, alla Divisione Legale di Lions Club International. La decisione del conciliatore dovrà essere conforme alle norme dello Statuto e Regolamento Internazionale, multidistrettuale e distrettuale, nonché alle norme di procedura del Consiglio d’Amministrazione

Internazionale, a sua esclusiva discrezione, o a quella di un suo delegato.

Il mancato rispetto della decisione finale e vincolante del conciliatore costituisce un comportamento che non si addice a un Lion ed è soggetto alla perdita dei privilegi associativi e / o all’annullamento della charter.

ARTICOLO XIII

Emendamenti

Sezione 1. PROCEDURA PER GLI EMENDAMENTI. Il presente Statuto può essere emendato ad ogni riunione ordinaria o straordinaria di questo Club, alla quale sia presente il quorum e su voto favorevole dei 2/3 dei soci fisicamente presenti e votanti, purchè il Consiglio abbia preventivamente esaminato la validità degli emendamenti.

Sezione 2. NOTIFICA. Nessun emendamento sarà posto a voti, se la notifica riportante l’emendamento proposto, non è stata spedita o consegnata personalmente ad ogni socio di questo Club almeno quattordici (14) giorni prima della riunione in cui l’emendamento proposto dovrà essere votato.

ARTICOLO XIV

RISORSE ECONOMICHE

L’Associazione trae le risorse economiche per il suo funzionamento e per lo svolgimento della propria attività da:

Quote sociali annuali dei soci, eventuali quote supplementari dei soci, eventuali contribuiti volontari, donazioni, lasciti testamentari, entrate derivanti dalle iniziative dell’Associazione, entrate derivanti da manifestazioni .

ARTICOLO V

DIVIETO DI DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI

E’ fatto divieto di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, è fatto obbligo di impiegare utili ed avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse connesse.

ARTICOLO XVI

RENDICONTO ECONOMICO FINANZIARIO

L’esercizio sociale dell’associazione si apre il primo luglio e si chiude il trenta giugno dell’anno successivo.

Ogni anno il Consiglio Direttivo uscente predispone i rendiconto contabile economico finanziario, redatto secondo voci analitiche di entrata e di uscita, corredato da una relazione illustrativa.Il rendiconto e la relazione illustrativa dovranno essere portati a conoscenza dei soci prima della data fissata per l’Assemblea deputata alla loro approvazione. L’approvazione da parte dell’assemblea dovrà avvenire entro il 20 settembre di ogni anno. 

Notizie da Lions Clubs International
Connect with Us Online
Twitter