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Nei mesi che precedono la fondazione del Club, nel 1996, lo studio di ingegneria  dei fratelli Lo Torto è un laboratorio di idee e di progetti volti alla tutela del bene comune ed alla solidarietà che si realizzeranno  prontamente nell’incontro di alcuni amici  in casa di Alessandra Grimaudo Gli amici del laboratorio in quella riunione prendono formale impegno di fondare il terzo club Lions  della città di Palermo alla presenza autorevole del Past Governatore del Distretto YB  Prof. Fr. Ponte, di Totino Grimaudo, di Enzo Traina, Presidente di circoscrizione. Agli amici del laboratorio si sono aggiunti due lions, provenienti da club della provincia, Zina Corso, dal club Himera Cerere, Gerardo La Mantia dal club Madonie. Sponsor del nuovo club è il più antico della città , Palermo Host, presieduto dall’ing. G. Lo Torto. Lo spirito di servizio dei Lions “WE SERVE” trova modo di realizzarsi concretamente ed immediatamente nel territorio cittadino che nel 1996 vive la “Primavera Palermitana” con il fervore dei restauri , delle riaperture, della riappropriazione di luoghi da tempo trascurati e fatiscenti. Il Sindaco Leoluca Orlando, impegnato nel restauro del centro storico della città e nella riapertura del Teatro Massimo, amatissimo dai Palermitani, melomani e non melomani, accetta  con entusiasmo il progetto dei neo-lions di restaurare  i due leoni della scalinata. Inizialmente essi, confidando nell’entusiasmo di essere un buon numero, ventisette, pensano di provvedere personalmente ai costi dell’opera di restauro. L’audacia è legata alla costatazione che sono i più giovani tra i Lions, la loro età s’aggira tra i trentotto ed i quarant’anni e quindi sentono che devono “OSARE”. Ma improvvisamente a Gerardo La Mantia viene in mente una soluzione innovativa, che lega subito il club alla città: trovare degli sponsor. Nel clima attivo ed innovativo della città è una bella forma di pubblicità, ma anche di orgoglio per le imprese esporre il proprio logo  nel cuore di Palermo. Significa passare dal grigiore e dall’apatia alla luce ed all’azione. L’idea è vincente, in breve si trovano gli sponsor che danno anche la possibilità di restaurare  le edicole esterne al Teatro.  Ma  l’aspetto più esaltante per i neo-lions  è che l’idea viene recepita dal Sindaco per  il restauro complessivo del Massimo la cui riapertura è fissata per il 16 maggio 1997, nella ricorrenza del centenario. A questo punto si deve trovare al club un nome “parlante”. Dopo varie proposte che riprendevano il tema dell’Europa unita, la scelta, guidata dal Prof. Ponte , ricade sui “VESPRI”. Quale nome poteva essere più adatto ad Amici di forte ed innovativo temperamento? Tanto partecipi della rinascita della città? Così ha avuto origine il Club Lions Palermo dei Vespri.

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